"Book" Time
Quando le virgolette sono d'obbligo. Visto che tutti ne parlano, tutti ne sparlano soprattutto e tutti l'hanno letto ho pensato di dare mano... pardon, ho pensato di scaricarmene un pdf preview di questo fantomatico 50 sfumature di un mucchio di colori. Premetto che ho letto circa 120 pagine (da poco più di 10 righe l'una per farvi capire già di cosa stiamo parlando) in poco più di un'ora e credo di essere già in grado di dare la mia serrata opinione: No! Ma vi racconto tutto poco per volta...
Prima di tutto ero molto annoiato quindi non l'ho preso molto bene. Leggo le prime pagine e già mi viene qualche dubbio. Leggo di una certa Anastasia Steele alias Ana e di un'intervista ad un pezzo grosso americano, lo stramiliardario giovane superfigo scioglibudella (come cavolo si chiamava... vado a cercare) Christian Grey. Grey... come i suoi occhi: grigi. Banalità a parte questa poveretta, si scioglie in un brodo di giuggiole cercando di mandare in porto questa cosiddetta intervista perché lui le fa sentire qualcosa dentro che prima di allora non c'era mai stato. Vabé... è cotta marcia ma non lo ammette. Inciampa, cade, fugge, si da della cretina (questo circa ogni sette otto righe di testo) e torna a casa sua. L'amica, che doveva andare lei a fare l'intervista, le fa un terzo grado (detto da Ana) che però in realtà non c'è. Gli chiede come è andata una sola volta e via. Descritta poche pagine prima come la più tenace del mondo, Kate, si arrende e non fa ulteriori domande... ok. Ora non mi ricordo bene cos'é successo perché la narrazione... beh, narrazione. È scritto in prima persona e senza alcun collegamento tra una scena e l'altra del libro. Capita una cosa e dopo qualche riga sei da tutt'altra parte. Insomma è scritto con i piedi e già qui, come se prima non lo pensassi, ho capito che si trattava di un libro scritto per vendere un mucchio che verrà dimenticato col tempo (grazie a Dio).
Sta di fatto che si ritrova questo tizio, Grey, un po' dappertutto e irrimediabilmente si innamora. Lui però non la considera nemmeno di striscio (per motivi suoi che si scoprirà più avanti) e glielo dice pure in faccia. Lei a questo punto che fa? Si da della scema. Eh giusto, uno ti manda a perdere e per forza è colpa tua. Questa Anastasia non mi piace proprio. Continuano le sfaccendate vicende: lei finisce gli esami, si ubriaca, vomita dappertutto e arriva lui (come uno stalker così anche definito da Anastasia nel libro) e la salva. La porta al suo hotel le regala un mucchio di roba nuova, ecc... Lei presa dai suoi pruriti intimi, non vede proprio l'ora di saltare addosso a questo benedetto uomo che, come di consueto, la rifiuta. Le dice che non si può fare e che non può toccarla se non previa autorizzazione scritta. Anastasia da brava scout pare non sentire nemmeno questa piccola clausola e insiste. Allora lui deve dirglielo, deve rivelarle perché non possono stare insieme e perché la rifiuta ma la vuole, poi non la vuole e poi di nuovo. Uomo molto confuso questo Grey... non più di Ana ovviamente. I dialoghi, inutili, portano i due su un elicottero che atterra a casa del riccone.
Finalmente entriamo nel vivo di questa opera. Lui la porta a casa sua inizia, con molta nonchalance, a snocciolarle la sua attività extracurricolare e lei non rimane per nulla turbata. Lui le dice che è un dominatore (lei non capisce bene, e le credo perché lui è enigmatico tanto da essere noioso), le fa vedere la stanza dei giochi (una specie di stanza delle torture alla vista di cui lei non fa una piega)... Ho letto poche altre pagine e ho deciso di fermarmi li. A me lui sembra un gran pervertito e basta e lei una pazza ninfomane. Niente Dominatore e Sottomessa... tante balle.
Già sapevo di cosa parlava sto libro. Pensavo almeno che fosse scritto bene invece è proprio vero che la gente spesso non sa nemmeno che volume ha tra le mani. Questo 50 sfumature è parte di una trilogia che ha incassato, udite udite, più di Harry Potter... la notizia non mi è ben chiara e mi documenterò maggiormente in seguito. Ha venduto, siamo sinceri, perché l'America è molto grande e perché noi siamo abbastanza ingenui e ci fidiamo dei commenti in retro copertina del Times (se ce ne sono. Col pdf non saprei dire). Se più gente conoscesse questa possibilità, ovvero leggersi una parte del libro (anche tutto con un po' di conoscenze in più) in pdf od online, sicuramente avrebbe venduto la metà. Dai, è banale, scritto male, senza trama in effetti, con poche e troppo distratte descrizioni. Sembra un diario dei pensieri di questa pazza e non oso immaginare cosa succedeva dopo. Non è certo una lettura che fa per me ma per chi è? Se l'avete letto e vi è piaciuto cercate di farmi capire il motivo perché di quel che può offrire questo libro, il web ne è pieno ed anche in formato video. Ora però veniamo ad un altro punto fondamentale.
Twilight (e company) è un romanzo che tutti all'epoca hanno decretato come orribile, assurdo, banale... tanti senza averlo letto. Io un po' per andare contro corrente e un po' perché in effetti mi ispirava mi sono fatto prestare il libro e me lo sono letto in un attimo. Così gli altri. Ringraziando la mia abbastanza buona memoria non ho potuto evitare le sensazioni di dejavu avute leggendo la prima parte di quelle 120 pagine circa. Anastasia è Bella Swan e rincorre l'impossibile (almeno ai suoi occhi). Si sente brutta, impacciata e poco interessante agli occhi degli altri quando è esattamente l'opposto. I genitori di Ana così come quelli di Bella sono separati e le loro madri vivono entrambe in Georgia ed hanno sposato un uomo di nome Bob. Cioé? (c'é odore di plagio nell'aria). Se mettiamo che poi è ambientato praticamente nello stesso stato... diciamo che la scrittrice ha usato la fantasia per altro. Doveva dare un contorno per le pratiche perverse che descrive solo oltre.
'Nsomma. Non leggetelo, fatevi un favore e starete bene con voi stessi. Non fatevi ingannare da quello che vi dice la gente e fatemi sapere se l'avete letto, cosa ne pensate. Io non so a che pensare... torno a leggere Eragon e Manuale per sopravvivere agli Zombie decisamente più interessanti e culturali di sta boiata!
Saluti